Fitoterapia (approfondimento)
Oltre ad essere dotate di un’attività farmacologia ormai riconosciuta “numerose erbe producono effetti che non si conciliano con le conoscenze della moderna farmacologia, per esempio molte sembrano influenzare i meccanismi omeostatici di controllo contribuendo a normalizzare svariati processi corporei. Là dove vi è un eccesso queste erbe determinano una diminuzione, mentre in caso di carenza inducono un aumento” cfr: (3)
Si ritiene che le preparazioni erboristiche abbiano tre principali vantaggi rispetto ai farmaci tradizionali contenenti principi attivi delle stesse erbe:
- Costo inferiore
- Minori effetti collaterali
- Capacità di normalizzare la funzione fisiologica cfr: (4)
Il giusto utilizzo di un’erba può andare a correggere la causa sottostante di un disturbo mentre il farmaco di sintesi è concepito per alleviare i sintomi senza agire sulla causa.
E’ interessante notare che la ricerca ha dimostrato in molti casi la maggior efficienza della pianta fresca intera rispetto ai suoi costituenti isolati.
“La pianta totale, insieme naturale di sostanze attive, realizza un potenziamento reciproco tra le varie sostanze vegetali presenti in essa che è sconosciuto al principio attivo isolato, od anche ad un prodotto di sintesi realizzato ad immagine del principio attivo”. cfr: (5)
La pianta totale agisce in dosi minori rispetto al suo estratto purificato, e in virtù di questo fatto produce minori effetti secondari indesiderabili.
Oggi si assiste ad un crescente grado di sofisticazione della fitoterapia e a un notevole miglioramento della qualità dei prodotti in commercio. Le migliorie introdotte nelle tecniche di coltivazione, i progressi compiuti nel controllo della qualità e nella standardizzazione della potenza aumentano l’efficacia dei rimedi vegetali.
La naturopatia utilizza i fitoterapici per ottimizzare l’equilibrio energetico dell’individuo.
La sua applicazione richiede l’impiego di una grande varietà di preparati erboristici.
I primi "farmaci" utilizzati dagli uomini sono di origine vegetale, le piante sono state utilizzate come medicine fin dagli albori della vita animale. Si pensa che gli uomini all'inizio abbiano adottato questa pratica come una forma di "rabdomanzia istintiva" (), ancora oggi possiamo riscontrarlo osservando gli animali allo stato selvatico che per istinto sanno riconoscere le erbe di cui hanno bisogno. Lo stesso vale per gli animali domestici che ci sono familiari, cani e gatti lasciati liberi in un prato scelgono le erbe con cura.
Molti farmaci della medicina tradizionale contemporanea utilizzano principi attivi contenuti nei vegetali.
Negli ultimi 25 anni circa il 25% dei farmaci venduti negli Stati Uniti, dietro presentazione di ricetta medica, conteneva costituenti attivi ricavati dalle piante. ()
Secondo una stima del 1999 vengono acquistati negli Stati Uniti ogni anno più di 11 miliardi di dollari di farmaci a base di queste sostanze e 43 miliardi in tutto il mondo. ()
Dal momento che non si può brevettare una pianta, una volta che le erbe sono state selezionate in base alla loro attività biologica, ne vengono isolati i cosiddetti principi attivi destinati ad essere modificati chimicamente per produrre sostanze uniche e quindi brevettabili e come tali portatrici di un riscontro economico per le case farmaceutiche.
Oltre ad essere dotate di un'attività farmacologia ormai riconosciuta "numerose erbe producono effetti che non si conciliano con le conoscenze della moderna farmacologia, per esempio molte sembrano influenzare i meccanismi omeostatici di controllo contribuendo a normalizzare svariati processi corporei. Là dove vi è un eccesso queste erbe determinano una diminuzione, mentre in caso di carenza inducono un aumento" ()
Si ritiene che le preparazioni erboristiche abbiano tre principali vantaggi rispetto ai farmaci tradizionali contenenti principi attivi delle stesse erbe:
- Costo inferiore
- Minori effetti collaterali
- Capacità di normalizzare la funzione fisiologica ()
Il giusto utilizzo di un'erba può andare a correggere la causa sottostante di un disturbo mentre il farmaco di sintesi è concepito per alleviare i sintomi senza agire sulla causa.
E' interessante notare che la ricerca ha dimostrato in molti casi la maggior efficienza della pianta fresca intera rispetto ai suoi costituenti solati.
Oggi si assiste ad un crescente grado di sofisticazione della fitoterapia e a un notevole miglioramento della qualità dei prodotti in commercio. Le migliorie introdotte nelle tecniche di coltivazione, i progressi compiuti nel controllo della qualità e nella standardizzazione della potenza aumentano l'efficacia dei rimedi vegetali.
La naturopatia utilizza i fitoterapici per ottimizzare l'equilibrio energetico dell'individuo.
La sua applicazione richiede l'impiego di una grande varietà di preparati erboristici.
preparati erboristici
varietà di preparati erboristici:
- Erbe essiccate sfuse
- Tisane
- Decotti
- Tinture madri
- Estratti secchi
- Estratti fluidi
- Erbe essiccate sfuse
- Compresse
- Capsule
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